omeopatia-catania-682x682I fruitori di omeopatia in tutto il mondo raggiungono i 600 milioni e le patologie trattate sono tra le più variegate, a partire da quelle più semplici sino alle più complesse. Stando a quanto viene riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’omeopatia si posiziona al secondo gradino del podio nella classifica dei sistemi di medicina nel mondo, crescendo ogni anno del 25%.

La nazione con il maggior numero di persone che si rivolge all’omeopatia per curarsi e trattare determinate malattie è l’India, territorio in cui vi sono ben 190 scuole omeopatiche a tempo pieno e 35 istituzioni post laurea, che permettono agli operatori di ottenere una formazione completa riconosciuta dalla legge. Sempre l’India è il paese in cui ci sono i più grandi e famosi insegnanti a livello internazionale.
Non solo in India, però, l’avanzata e la crescita dell’omeopatia sembra incontenibile: i paesi in cui le medicine complementari vengono scelte consapevolmente dalle persone sono sempre più numerosi. In Italia, con la legge numero 13 della Regione Piemonte del 23 giugno 2015, viene ufficialmente riconosciuta la figura del medico omeopata, agopuntore e fitoterapeuta e vengono verificati i circuiti di formazione post laurea per una maggior tutela dell’operatore e del cittadino. Senza contare l’inserimento nel Piano Sanitario Regionale delle Medicine alternative avvenuto già qualche anno fa.
Per dimostrare e dare maggiore forza all’efficacia delle Medicine non convenzionali (MnC), negli ultimi periodi si sono approfonditi diversi studi in ambito epigenetico e proteonomico, aumentando così il numero di documenti che avvalorano la reale funzionalità dell’omeopatia.
Così, con il passare del tempo, si tende a prediligere, per lo studio dell’organismo umano e delle sue patologie, metodi induttivi (basati sull’indagine di tutti gli effetti di determinate azioni) piuttosto che quelli deduttivi (che prevedono l’analisi di alcuni elementi appositi, tralasciandone altri perché si pensa che i primi siano le vere ragioni per cui si verifica un determinato fenomeno).

La fonte: InformaSalus.it

 

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