La Kinesiologia (dal greco kinesis e logosmovimento e scienza) è un’antica disciplina che nasce con lo scopo di studiare i movimenti umani ed animali e permette di ottenere, grazie a basilari test muscolari come la pressione sugli arti, informazioni sia sulla reattività e la prontezza del sistema muscolare a determinati stimoli che sulle capacità di equilibrio dell’uomo sia dal punto di vista fisico-motorio che intellettivo-emotivo. Basandosi su un approccio essenzialmente olistico, pertanto, la kinesiologia valuta la persona nella sua totalità ed interezza, fatta di mente e corpo e biochimica. I principi biomeccanici della Kinesiologia (quali l’applicazione di una forza minima atta a produrre il risultato massimo) sono stati inoltre applicati ad una grande varietà di problematiche mediche, sportive ed industriali quali la progettazione di dispositivi ergonomici e “user friendly”.
Gli atleti lavorano di concerto con i Kinesiologi al fine di apprendere come eseguire efficientemente i movimenti richiesti dal proprio gesto sportivo. I principi biomeccanici sui quali si fonda la Kinesiologia hanno inoltre comportato numerose applicazioni in diversi campi della medicina: si pensi ad esempio alla progettazione di protesi artificiali ed allo sviluppo delle più recenti ed efficaci metodiche di riabilitazione. La kinesiologia permette alla persona di comprendere cosa è migliore per la sua salute e per la sua energia, mettendola nella condizione di poter esprimere, al massimo del suo potenziale, le proprie risorse così da mantenere e, nel caso fosse perso, ripristinare lo stato di salute e di benessere globale. Si parla di globalità perché è oramai risaputo che la persona non può essere ripartita in compartimenti indipendenti l’uno dall’altro e qualora uno di questi subisca un’alterazione od una destabilizzazione, si formerà uno squilibrio in tutti i livelli, da quello mentale a quello fisico, da quello emotivo a quello biochimico, senza tralasciare quello energetico e nutrizionale; il corpo umano viene visto come un’unità interattiva pertanto, formata da tante parti, da numerosi sistemi e funzionalità che si influenzano a vicenda e sono interconnesse tra loro. Molte cose che facciamo possono comportare uno squilibrio all’interno del nostro organismo ed il corpo, molte volte, ci invia dei segnali di allarme per avvisarci che qualcosa non sta andando come in realtà dovrebbe andare: affaticamento cronicodoloritensionestress, mancanza di concentrazione, disturbi nella digestione e via dicendo. Quello che succede di sovente è che l’uomo tende ad ignorare o meglio non fa caso a questi impulsi che il nostro organismo ci invia e si arriva così facendo ad un punto di non ritorno. La kinesiologia non considera il singolo sintomo bensì l’interezza dell’individuo (come del resto tutte le altre discipline complementari). Vengono analizzati lo stato mentale, psico-fisico, nutrizionale e corporale dell’essere umano, ponendo l’accento sull’interconnessione che c’è tra tutti questi piani. Per meglio spiegare quanto detto sino ad ora, i kinesiologi utilizzano un triangolo per illustrare la triade della salute, vale a dire l’aspetto strutturale-fisico, quello nutritivo-chimico ed infine quello emotivo-mentale. I tre piani si influenzano a vicenda e per risolvere un problema che riguarda il livello fisico non ci si può esimere dallo studiare anche gli altri due piani.
La disciplina kinesiologica utilizza tecniche molto dolci e non invasive che mirano al riequilibrio dell’intero organismo umano e al recupero di determinate funzionalità corporee, ripristinando la corretta relazione tra il sistema muscolarenervoso e le varie strutture scheletro muscolari. Si tratta di un sistema che unisce le tradizionali idee orientali (cinesi), concernenti i flussi energetici che si riscontrano in agopuntura ed in digitopressione, e la metodologia occidentale del test muscolare; obiettivo primario è il ripristino dell’equilibrio del corpo attraverso l’espulsione delle tossine, la riduzione del blocchi energetici e dello stress ed il miglioramento della abilità di auto-guarigione insite nell’essere umano, stimolate attraverso il trattamento dei punti riflessi e dei punti di agopuntura. Il principio fondante alla base della kinesiologia è la corrispondenza perfetta e biunivoca tra muscolo e organo: se l’organo non risulta in perfetta armonia con il suo sistema allora anche il suo muscolo di riferimento subirà un’alterazione ipotonica.
La Kinesiologia Applicata non va confusa con la Chinesiologia che, a differenza della prima, dispone di fondamenti scientifici che la comprovano e può essere praticata da fisioterapisti e laureati in Scienze Motorie. La kinesiologia applicata è una tecnica più complessa che permette di comprendere la stato di salute dell’organismo dell’essere umano tramite la studio dei muscoli in risposta a determinati stimoli. Il test kinesiologico classico misura e valuta proprio la resistenza che un muscolo è in grado di esercitare a seguito di una pressione in una determinata circostanza. Per esempio, quando si vuole indagare sulle intolleranze alimentari di una persona, si esercita una pressione sul muscolo deltoide, creando un contatto diretto tra il paziente e l’elemento che si teme possa essere poco tollerato e provochi pertanto dei fastidi all’individuo.
Uno degli approcci più affascinanti della Kinesiologia Applicata risiede nella sua duplice valenza: diagnostica e terapeutica. Le tecniche di diagnosi valutano le funzionalità del corpo attraverso test muscolari, permettendo di individuare quale sistema corporeo risulta disturbato e quali modalità di trattamento sono necessarie per correggere tale disturbo. Alla stregua di molte altre tecniche diagnostiche utilizzate in medicina, lo scopo della kinesiologia applicata è quello di valutare e curare tutti e tre gli aspetti del triangolo della salute: strutturali , chimici e mentali. La cosa fondamentale è quella di considerare l’essere umano come un’entità composta da più parti tra le quali sussiste una strettissima connessione. Una volta effettuata la diagnosi la Kinesiologia applicata propone una terapia che si avvale di alcuni principi della Medicina non Convenzionale tra cui l’agopuntura cinese, la chiropratica. La terapia cranio-sacrale osteopatica, la nutrizione clinica e vari trattamenti riflessologici Le stesse tecniche vengono infine utilizzate per stabilire se il trattamento effettuato è risultato appropriato, correttamente applicato ed efficace.

Le aree di azione della cinesiologia sono:

Il corpo umano possiede delle capacità di autoguarigione che si manifestano anche in condizioni patologiche gravose. Definito scientificamente come guarigione spontanea, detto fenomeno sembra avere quale substrato anatomo – fisiologico l’asse ipotalamo-ipofisario- sistema immunitario. Esso sembra essere il responsabile, in date circostanze, della produzione di ormoni e molecole favorenti l’autoguarigione. La liberazione dei neurotrasmettitori avviene continuamente ed è influenzata da innumerevoli fattori: il nostro stato mentale in primis, la tendenza ad essere positivi anche nelle condizioni critiche, lo stile di vita ed il vissuto emotivo. Cosicché ad esempio, essere diffidenti sulle proprie capacità, possedere uno scarso grado di autostima e di risorse interiori, provoca allo stesso modo dell’ uso indiscriminato di farmaci e/o abuso di sostanze nocive un indebolimento del fenomeno dell’autoguarigione. Da segnalare uno studio effettuato presso L’Harvard Medical School di Boston, pubblicato nel 2002, secondo cui la preghiera ed in particolare la recitazione del rosario ed anche di un mantra ripetuto, avrebbe la capacità di regolarizzare la pressione arteriosa ed il battito cardiaco. In effetti, è dimostrato che queste pratiche tendono ad abbassare il tono del sistema simpatico a favore di una attivazione di quello parasimpatico, predisponendo al rilascio di ormoni quali serotonina, (l’ormone del benessere) dopamina, endorfine, citochine. Le sostanze neurotrasmettoriali come lecitochine, la serotonina attivano le indispensabili difese immunitarie dell’organismo. Accanto alle preghiere o ai mantra, la produzione di dette molecole è incrementata dalla capacità reattiva che il nostro corpo è in grado di porre in atto nonché dalla creatività, l’amore, lo sport, il sesso e la pratica di un’arte. Processo che verrebbe da dire origina dall’organo più nobile e sconosciuto del corpo umano, il cervello, ed è da esso quindi che deriva la nostra capacità di non ammalarsi. Il potenziale di auto guarigione, sembra si verifichi specificatamente attraverso la mediazione  dell’asse ipotalamo-ipofisi – sistema immunitario.

Georg Groddeck, medico e psicoanalista, padre della moderna psicosomatica, all’inizio del ‘900 descrisse le capacità del corpo umano di ripararsi da sé in seguito a malattia. Groddeck riteneva che i nodi da sciogliere per sconfiggere la malattia si trovassero nella parte razionale del cervello, la quale doveva essere ridimensionata per permettere all’energia vitale (ES) di emergere e guarirci. Nel suo bellissimo libro, NASAMECU, acronimo ippocratico di natura sanat medico curat, Groddeck fornisce tutte le indicazioni tendenti a tale scopo. L’autore dunque rileva che l’autoguarigione sia possibile attraverso il  ridimensionamento dell’IO a favore dell’ES, ovvero dell’energia vitale che è presente dentro ognuno di noi e che fa funzionare insieme tutte le cellule, ricostruisce il corpo rinnovandolo continuamente, ci difende dagli attacchi e ci cura. Questo principio, in netto anticipo sui tempi, è una prima forma di lettura “scientifica” la quale propone anche una visione unitaria o come diremmo oggi,  olistica dell’uomo. L’Es, definibile anche come forza totipotente, viene ostacolata dunque dall’IO.   Ogni malattia rappresenta non solo una lacerazione della propria trama di vita, ma rappresenta un forte appello della nostra intelligenza interiore che altro non chiede di ripristinare l’omeostasi e dunque la salute. Spesso il disagio è già in sé la soluzione: basterebbe riportare in primo piano i segnali che il corpo invia, ascoltare le sue sensazioni ed esserne maggiormente consapevoli. Tanti segnali vengono ignorati o addirittura soppressi ma, questi sono segnali di denuncia di una disarmonia che va ben oltre il corpo stesso. La PNEI dimostra scientificamente, ciò che Groddeck teorizzava. La psiche con i suoi processi, il pensiero, la coscienza, le emozioni sono elementi compresenti in ogni processo nervoso, endocrino ed immunitario. Tutto dunque nasce dalla mente, in particolare dall’ area limbica, sede delle emozioni e dei comportamenti istintuali. All’interno dell’area limbica giungono continuamente afferenze da tutti gli organi. David Servan – Schereiber dell’ Università di Pittsburgh, Pennsylvania, afferma che “ il cervello emotivo” possiede due meccanismi naturali di autoriparazione. Si tratta di capacità innate di ritrovare l’equilibrio ed il benessere. Non solo ansia e attacchi di panico ma anche stress, forte autocontrollo, producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro sistema salute. Cortisolo, (l’ormone dello stress) adrenalina, radicali liberi sono le molecole responsabili, quando prodotte in eccesso e per molto tempo, dell’ indebolimento del sistema immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale. Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare in frequenti malattie (virali, batteriche)e di innalzare i fattori di rischio di ictus o infarto del miocardio. E’ possibile allontanarsi da questi pericoli, attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale: essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi, essere liberi di esprimere emozioni, ridere, meditare, vivere una sessualità appagante, coltivare interessi e passioni, essere creativi, dedicarsi allo sport preferito favoriscono la salute, promuovono la crescita dell’autostima del buonumore, dell’empatia.  La kinesiologia è un’arte per la salute che unisce la saggezza delle antiche arti orientali e i metodi del riequilibrio energetico occidentale in modo efficace ed innovativo. Da sempre si contraddistingue, rispetto ad altre discipline, per l’utilizzo del test muscolare. Agisce in maniera ecologica, attivando l’intelligenza profonda dell’individuo e la memoria corporea, unica in ogni individuo, facilitando il processo di cambiamento rispetto a tematiche personali che le persone desiderano affrontare.

Anche in questo caso, come già successo in passato, negli anni la metodologia si è propagata attraverso varie ramificazioni ed ulteriori specializzazioni. Il prolifico apporto fornito  negli ultimi decenni dalle neuroscienze ha ampliato, non solo le conoscenze tecniche e culturali, ma la possibilità di interagire con gli utenti finali in modo scientificamente più congruente.

La kinesiologia non è legittima secondo l’ordinamento italiano e fa parte di quelle discipline non regolamentate a cui fa riferimento la legge 4/2013. Si tratta di una professione organizzata, i cui operatori hanno il diritto di riunirsi in associazioni di categoria per dimostrare ai propri fruitori di essere in possesso di requisiti richiesti per poter esercitare.  Non essendo riconosciuta come professione sanitaria, il chinesiologo non è assolutamente autorizzato a svolgere attività cliniche.

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