Discipline e tematiche
Il concetto di Medicina Tradizionale e Complementare/Integrata/ Alternativa si riferisce all’insieme delle dottrine mediche quali l’agopuntura, l’ayurveda, l’omeopatia, ecc., generalmente definite nella letteratura internazionale con il termine “Complementary and Alternative Medicine” (CAM). Il termine maggiormente diffuso risulta tuttavia essere quello di Medicina Complementare (MC), in virtù della sua frequente integrazione con le pratiche sanitarie della Medicina Convenzionale. La Medicina Complementare è molto diffusa nei paesi caratterizzati da reddito medio-basso, nei quali ne fa uso circa l’80% della popolazione. Questa percentuale tende a salire anche nei paesi industrializzati, attestandosi anche al 65% in alcuni Stati.
L’agopuntura è oramai una disciplina ampiamente praticata ed oggetto di master post laurea in Medicina e Chirurgia, nonché di un gran numero di pubblicazioni medico-scientifiche internazionali sperimentali ed accademiche che ne suffragano la validità nel trattamento di sintomatologie dolorose, allergiche o scompensi a livello dei sistemi endocrino ed immunitario. Esiste inoltre una stretta relazione tra Agopuntura e Neurologia: circa la metà dei punti dell’agopuntura si trova infatti sul percorso dei nervi periferici e l’altra metà è strettamente connessa ad arterie, vene ed ai relativi plessi nervosi vascolari non distandone mai più di cinque millimetri.
Anche l’omeopatia e l’omotossicologia si stanno ampiamente diffondendo in europa ed in Italia: basti pensare che l’Italia risulta essere al terzo posto in Europa (preceduta da Francia e Germania) per utilizzo di queste dottrine terapeutiche.
La vendita dei rimedi omeopatici ha registrato un incremento del 65% negli ultimi 20 anni, sebbene per tali rimedi non sia concessa né la pubblicizzazione né il rimborso da parte dello Stato. L’utente medio di rimedi omeopatici è dunque, contrariamente ai Paesi nei quali la Medicina Complementare è molto diffusa, caratterizzato da istruzione e reddito medio-alti. Il ricorso a rimedi omeopatici è in genere di tipo complementare e non alternativo (ovvero non del tutto sostitutivo dei farmaci convenzionalmente intesi).
L’Istituto per le Ricerche Statistiche e l’Analisi dell’Opinione Pubblica (Doxa) ha dichiarato che 9 milioni di Italiani fanno abitualmente uso di rimedi omeopatici, mentre 14 milioni ne fanno uso saltuariamente. E’ molto interessante a questo proposito consultare il documento “Safety Issues in the preparation of homeopatic medicines“, redatto nel Marzo 2010 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In questo documento l’omeopatia viene ufficialmente riconosciuta come dottrina terapeutica, con la stessa valenza e rilevanza sperimentale e scientifica delle pratiche proprie della Medicina convenzionale. Tornando alla costante diffusione della Medicna Complementare nei Paesi industrializzati ed in Italia, si pensi che nel 2003 la Regione Lombardia e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno collaborato alla stesura di un piano di cooperazione di 4 anni per lo sviluppo di linee guida e di informazioni tecniche sulla Medicina Complementare. Un caso emblematico è inoltre rappresentato dalla Regione Toscana: dal 1996 gli atti di programmazione sanitaria di questa regione contengono riferimenti alle Medicine Complementari, e gli ultimi piani sanitari regionali includono azioni a favore di tali terapie. Attualmente sono presenti sul territorio toscano 60 ambultaori pubblici che erogano servizi di Medicina Complementare (principalmente agopuntura, omeopatia, fitoterapia) presso le Aziende Sanitarie, con copertura di tali prestazioni attraverso i livelli essenziali di assistenza regionale (Lea) ed altri progetti.
Elenco delle discipline e tematiche trattate
Stato dell’arte della Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa
La Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa è ampiamente utilizzata nella prevenzione, diagnosi e trattamento di un esteso range di affezioni. Numerosi fattori hanno determinato la costante diffusione ed il crescente interesse nei confronti della Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa, in particolare negli ultimi 20 anni.
In alcune regioni la Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa è maggiormente accessibile; circa un terzo della popolazione mondiale e più della metà delle popolazioni delle aree più povere dell’Asia e dell’Africa non dispongono infatti di un regolare accesso ai farmaci essenziali. Tuttavia le più comuni ragioni riportate a sostegno dell’utilizzo della Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa consistono nel fatto che tale dottrina risulta essere maggiormente abbordabile e corrispondente all’ideologia del paziente, nonché meno paternalistica rispetto alla Medicina Convenzionale.
Indipendentemente dalle motivazioni per le quali un individuo la predilige, la Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa fornisce unimportante servizio di assistenza medica a tutte le persone con o senza accesso geografico o finanziario alla Medicina Convenzionale. La Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa si è dimostrata efficace in aree quali la l’equilibrio psichico, la prevenzione ed il trattamento di patologie ed il miglioramento della qualità della vita per anziani e persone affette da patologie croniche. Nonostante ci sia costantemente bisogno di ulteriore ricerca, trial clinici e valutazioni, la Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa ha certamente mostrato un’enorme possibilità e potenziale per un ampio spettro di necessità mediche.
Riconoscere il diffuso utilizzo della Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa e l’enorme espansione dei prodotti erboristici nei mercati internazionali non può tuttavia prescindere da alcuni principi fondamentali, ugualmente validi per la Medicina Convenzionale:
- le cure mediche fornite dalla Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa devono essere sicure ed attendibili
- gli standard per la sicurezza, efficacia e controllo di qualità dei prodotti erboristici e delle terapie di Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa debbono essere stabiliti e confermati
- i terapisti devono essere qualificati all’esercizio della professione
Queste tematiche sono divenute importanti sia per il pubblico che per le autorità in campo sanitario (a questo proposito le politiche nazionali rivestono un ruolo fondamentale).
Ogni anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità riceve un numero sempre crescente di richieste di standard, linee guida tecniche e supporto informativo da parte degli Stati Membri al fine di elaborare politiche nazionali concernenti la Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità incoraggia e supporta gli Stati Membri ad integrare la Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa nei propri Sistemi Sanitari Nazionali e a stabilire un razionale per l’utilizzo di questo tipo di discipline mediche. Facilitando lo scambio di informazioni tra gli Stati Membri attraverso convegni regionali e pubblicazioni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità assiste i Paesi nella condivisione delle proprie esperienze al fine di stabilire delle Politiche Nazionali in materia di Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa e di diffondere approcci appropriati ed innovativi per un Sistema Sanitario Integrato.
Nel 1998, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il saggio “Regulatory situation in Herbal Medicines: A Worldwide Review”. Nonostante tale pubblicazione tratti la regolazione dei medicinali erboristici, questo documento ha destato l’attenzione non solo del pubblico, ma anche delle autorità sanitarie degli Stati Membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Informazioni sulla regolazione e la registrazione di medicinali erboristici, sulle terapie e sui terapisti di Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa sono inoltre contenute nel documento “Legal Status of Traditional Medicine and Complementary/Alternative Medicine: A Worldwide Review“. Tale pubblicazione risulta essere un saggio molto completo che tratta nel dettaglio le legislazioni degli Stati Membri, le regolazioni, le statistiche, i sistemi di istruzione e training nonché i sistemi assicurativi. Tutto questo al fine di facilitare lo scambio di informazioni tra le Nazioni, elaborare politiche di regolazione in materia di Medicina Tradizionale e Complementare/Alternativa esviluppare sistemi sanitari nazionali integrati attraverso i quali costruire percorsi terapeutici misti (costituiti dall’integrazione di paratiche convenzionali e complementari) che possono rappresentare una grande opportunità di tutela della salute e del benessere del cittadino.