Fotolia 6928172 Subscription XLLo yoga è una disciplina antichissima che coinvolge la mente, il corpo e la spiritualità. Si basa sui principi ayurvedici e permette una connessione tra la coscienza del singolo individuo e quella universale. Non a caso, la parola Yoga in sanscrito vuol dire “unire”, “legare”, “aggiogare”. L’attività è completa ed integra quando la mente ed il corpo non sono più divisi, ma risultano uniti grazie ad un collante comune che è rappresentato dall’energia; il canale attraverso cui avviene tutto ciò è la respirazione. Lo yoga permette di conoscere e penetrare la persona nella sua parte più profonda, rendendo la persona libera e al contempo perfettamente congiunta con se stessa.

Le origini si possono rintracciare nei testi antichi, nei Veda; nello specifico, nel Rgveda, parole correlate al termine yoga suggeriscono agli essere umani di tenere sotto controllo le proprie sensazioni, i propri pensieri ed i propri trascorsi per destinarli alle attività religiose e spirituali
Lo yoga, inteso nella maniera moderna, nasce nel 1900 d. C., con l’arrivo nel mondo occidentale di maestri orientali, per la precisione indiani e cinesi, che trasferirono e diffusero il loro bagaglio di conoscenze formative nell’ambito della pratica millenaria.
Oggigiorno, la versione maggiormente conosciuta è lo Hatha Yoga, vale a dire lo yoga fisico che prevede esercizi di respirazione e di postura e che mette l’individuo nella condizione di controllare l’energia cosmica e la propria mente. Viene definita come la via più veloce, “celere”, per raggiungere la beatitudine e si tratta di un vero e proprio percorso spirituale che si decide di compiere mossi da differenti motivazioni.
La pratica si basa sull’assunzione di specifiche posizioni posturali, definite con il nome di Asana, e sul mantenimento di tali posizioni grazie al controllo del respiro, Pranayama, e della mente.
La disciplina dello yoga comporta benefici dal punto di vista fisico (allungamento ed elasticità muscolare, potenziamento tono muscolare, maggiore ossigenazione del corpo, facilità di scarto delle tossine, respirazione regolare) e mentale (aumento della concentrazione e della consapevolezza del proprio corpo e della propria mente, diminuzione del livello di stress).
La costanza, l’esercizio e la pratica continua sono requisiti fondamentali per chi vuole ottenere vantaggi e benefici reali dalla pratica di questa disciplina.
Di fatto, non esiste una lezione tipo di yoga poiché la direzione e il carattere distintivo che l’insegnante può dare varia a seconda della sua formazione e del suo stile e questo spiega perché è difficile in Italia stabilire un unico e lineare percorso formativo dell’insegnante di yoga (anche se di base, un percorso triennale è assolutamente consigliato). In effetti, una persona che decide di praticare lo yoga, si trova davanti a sé una possibilità di scelta variegata e vasta; gli stili sono tanti, dallo yoga prevalentemente fisico a quello dal carattere più meditativo, dallo yoga acrobatico (acroyoga) a quello rivolto ai bambini più piccoli. Lo YANI, Yoga Associazione Italiani Insegnanti, è un registro in cui sono iscritti tutti gli insegnanti di Yoga del nostro Paese e che permette di conferire un maggiore valore ed una maggiore credibilità (anche agli occhi del cliente) alla figura dell’insegnante di yoga.
Come già anticipato in precedenza, lo yoga è una disciplina che racchiude dentro di sé un numero infinito di tecniche, a ognuna delle quali vengono accordati dei benefici specifici; l’Hatha Yoga significa letteralmente yoga dello sforzo o della forza ed agisce sul lato fisico della persona, per favorire il benessere mentale e fisico di coloro che hanno una patologia conclamata, l’Hatha Yoga è uno strumento utile, pratico e valido, intervenendo sulla colonna vertebrale e ridando elasticità al corpo. Le posizioni che vengono praticate in questa tipologia di yoga possono risultare molto complesse ma sono senza dubbio quelle che vengono maggiormente praticate dagli occidentali, probabilmente perché si adeguano meglio ai loro bisogni psico-fisici. Appartiene allo yoga tantrico, quella corrente che sfrutta le sensazioni per portare l’individuo a realizzarsi interiormente. Nei primi testi induisti, i Tantra, si spiega come attraverso una disciplina estremamente rigorosa, definita sadhana, si possa controllare completamente il proprio corpo e la propria mente, oltrepassando i propri limiti e raggiungendo così l’unione tra l’Io individuale e quello universale, obiettivo primario dello yoga.
Gli esercizi fisici (asana), respiratori e le tecniche meditative su cui si basa lo Hatha Yoga spingono il corpo a compiere dei movimenti estremi che sfidano i limiti della capacità del corpo umano ma, nello stesso tempo, mirano alla ricerca della calma, del rilassamento e dell’equilibrio, incentivando abilità che sono solitamente nascoste nell’essere umano e che, così facendo, vengono stimolate maggiormente.

Numerose sono le evidenze dal punto di vista scientifico riguardo alla tecnica dello Hatha Yoga, nel dettaglio praticare regolarmente lo Hatha Yoga, favorisce cambiamenti positivi sia nella qualità di vita sia nelle condizioni fisiche e mentali, promuove inoltre il miglioramento di tanti aspetti legati alla nostra salute e l’equilibrio tra corpo, mente ed emozioni.  Dalle evidenze scientifiche emerge che la pratica dell’Hatha Yoga ha un effetto positivo sulla forma fisica migliorando, ad esempio, la resistenza cardiorespiratoria e il funzionamento neuromuscolare, alleviando i sintomi e la percezione dello stress . Inoltre, favorisce un cambiamento positivo nelle caratteristiche antropometriche e nella flessibilità. Le posture, la respirazione e gli esercizi meditativi aiutano ad affinare anche la capacità di elaborazione delle informazioni percettive, visuo-spaziali e l’attenzione  e contribuiscono a migliorare la percezione di sé aumentando il senso di agency. Nello specifico la pratica degli asana giova alle funzioni cognitive aumentando il flusso sanguigno cerebrale, la neurogenesi e i fattori neurotrofici che supportano la salute neuronale; mentre gli esercizi di respirazione e di meditazione agiscono positivamente sulle funzioni cognitive aiutando a focalizzare l’attenzione sul momento presente .

L’Hatha Yoga è un intervento aggiuntivo efficace anche per coloro che continuano ad avere sintomi depressivi nonostante abbiano intrapreso un trattamento farmacologico e psicoterapeutico. In studi scientifici che si sono concentrati su persone con depressione è emerso infatti che, attraverso la pratica dello Yoga, il funzionamento sociale e personale migliora e si sviluppa una percezione generale più adeguata della propria salute nel tempo. La pratica si è rivelata inoltre uno strumento efficace anche nel diminuire in modo significativo la ruminazione, quindi nel favorire il benessere e nel ridurre i sintomi depressivi anche nei controlli di follow up. L’uso dell’Hatha Yoga sarebbe quindi da promuovere all’interno di progetti di cura e promozione della salute per persone che soffrono o hanno sofferto di depressione, anche perché i benefici di tale pratica sembrano cumularsi nel tempo. La depressione è spesso presente, insieme all’ansia, nelle persone con disturbi alimentari. Dalle ricerche scientifiche emerge che la pratica dell’Hatha Yoga, inserita all’interno di un programma di trattamento ambulatoriale dei disturbi alimentari, favorisce la riduzione di questi sintomi e del disturbo dell’immagine corporea senza influire negativamente sul peso. L’Hatha Yoga è quindi una pratica efficace nel favorire l’autoaccettazione, la riduzione dello stress e dei sintomi legati all’umore anche per persone con disturbi alimentari che seguono un programma di trattamento ambulatoriale standard.

Gli stati affettivi negativi come ansia e depressione sono comuni anche dopo una malattia cardiovascolare, in questi casi infatti il tasso di prevalenza può arrivare fino al 31%. Da quanto emerso dalle ricerche scientifiche sulla riabilitazione cardiaca l’Hatha Yoga risulta benefico per la circolazione del sangue in quanto l’attivazione e il rilassamento dei muscoli durante il movimento migliorano gli effetti della pompa muscolo-scheletrica, mentre la co-attivazione dei muscoli antagonisti durante le posture può creare regioni di pressioni relativamente basse e alte che migliorano la circolazione sanguigna. Complessivamente è una pratica equilibrata che può ridurre i sintomi psicosociali, migliorare l’umore e le funzioni cardiovascolari e cognitive.

La ricerca scientifica mostra che la pratica dell’Hatha Yoga è efficace anche nel caso in cui si stia portando avanti una battaglia contro un cancro. Le donne sopravvissute al tumore al seno che, oltre alle cure mediche e ai controlli obbligatori, praticano Hatha Yoga, per esempio, sperimentano maggiore vitalità e la diminuzione dei sintomi depressivi rispetto ai gruppi di controllo. L’attività dell’Hatha Yoga sembra avere una funzione significativa anche nel favorire la riduzione dell’infiammazione post operatoria e del senso di fatica percepita.  La pratica delicata, gli esercizi di respirazione e le meditazioni possono, quindi, essere utilizzati per contribuire a ridurre efficacemente le diverse difficoltà, come il dolore, la depressione o la stanchezza, che possono essere presenti, anche a causa delle cure mediche, nelle donne che hanno avuto un cancro al seno. Dagli studi emerge che le posture yoga, il respiro e la meditazione hanno un effetto positivo sulle condizioni di salute degli individui, favoriscono il miglioramento del tono dell’umore, la diminuzione dei sintomi spiacevoli e il recupero della funzionalità degli organi.

Inoltre, è stato evidenziato che anziani con una diagnosi di osteoartrosi che praticano Hatha Yoga, hanno un significativo miglioramento nella percezione dei sintomi legati alla patologia e mostrano una diminuzione dell’ansia e della paura di cadere. La pratica dunque migliora i sintomi e la funzionalità di queste persone portandole a sperimentare notevoli benefici nella vita quotidiana. Con l’avanzare dell’età aumenta anche il rischio di malattie infiammatorie a causa del declino delle funzioni del sistema immunitario, quindi, la ricerca scientifica ha indagato l’efficacia della pratica dell’Hatha Yoga sull’infiammazione vascolare nelle donne anziane. È emerso che la pratica costante porta dei cambiamenti significativi e positivi nei fattori di infiammazione vascolare ed è quindi uno strumento valido per contrastare il deterioramento fisico dovuto all’avanzare dell’età.

Dai dati raccolti in letteratura sembrerebbe, quindi, che la pratica dell’Hatha Yoga abbia il potenziale per influenzare positivamente più percorsi patologici; pertanto, risulta opportuno favorire lo sviluppo di interventi di sostegno mente-corpo per promuovere una migliore qualità di vita nei pazienti. Lo Yoga è una pratica poco costosa, facilmente accessibile, adattabile alle caratteristiche dei singoli, valida nel migliorare l’autoefficacia, l’accettazione del proprio corpo e nel ridurre la sintomatologia legata all’età, alla malattia, all’umore e allo stress. L’Hatha Yoga dunque produce complessivamente benefici significativi nel corpo, aumenta la tolleranza allo stress, diminuisce l’ansia e la depressione, agevola la messa in atto di risposte funzionali per la regolazione emotiva e favorisce il cambiamento delle proprie abitudini con effetti positivi sul proprio benessere e sulla salute mentale.
Appartiene allo Yoga Tantrico anche il Kundalini Yoga, la cui filosofia si è tramandata nei secoli per via orale ed è basata sulla completa realizzazione spirituale dell’individuo, realizzabile attraverso un lavoro specifico sull’energia vista nel suo piano femminile, la Kundalini-Shakti. In questo caso parliamo di Yoga energetico, che, attraverso metodiche di purificazione e di riequilibrio che vanno ad intervenire esclusivamente sui chakra, rendono il corpo dell’essere umano preparato a ricevere un grande quantitativo di energia.
Le lezioni di Kundalini Yoga si dividono in classi, vale a dire delle lezioni specifiche per ogni chakra o dedicate ad una parte determinata del sistema nervoso, energetico od endocrino; si passa da classi prevalentemente fisiche, in cui si fa pratica di asana anche molto difficili, a classi dal carattere prevalentemente meditativo, che sfruttano i principi della respirazione.
La recitazione di un mantra, però, è obbligatoria e viene eseguita al fine di stimolare e guarire un determinato centro energetico che risulta bloccato o in disequilibrio.
Per ciò che concerne i benefici che si possono ricavare dalla pratica costante del kundalini, anche in questo caso si distinguono in due tipi: quelli fisici, che consistono in un potenziamento delle funzioni del sistema cardiovascolare, un rafforzamento del sistema nervoso e linfatico, un riequilibrio del sistema ghiandolare e quelli spirituali, che constano di un maggiore bilanciamento nelle emozioni, una diminuzione dello stress e delle sensazioni di ansia, miglioramento delle capacità di relazione interpersonali e un aumento della sensibilità.
Fanno parte della categoria chiamata Tantra Yoga anche il Raja Yoga, che letteralmente significa Yoga reale e che è senza dubbio il più praticato nel territorio indiano; questa pratica unisce il carattere meditativo con quello contemplativo e punta alla ricerca dell’equilibrio e della posizione. Abbiamo in seguito il Laya Yoga, conosciuto anche come yoga del dissolvimento, che porta all’unione suprema del sé individuale con quello universale attraverso il suono (in maniera più specifica, la corrente sonora del Naadam) e la meditazione e per terminare il Mantra Yoga. Quest’ultimo porta all’unione e all’equilibrio con l’assoluto grazie al suono e alla recitazione di un mantra; scendendo nel dettaglio, l’individuo sfrutta le vibrazioni sonore per inondare gli organi interni di energia, che viene riequilibrata recitando il mantra. Il mantra più famoso e che noi tutti conosciamo è l’Om (Aum) e vi sono ben 5 modi per praticarlo correttamente: il primo consiste nel dirlo ad alta voce, il secondo a fior di labbra, il terzo nel chiudere le labbra e ripeterlo esclusivamente nella propria mente, il quarto si basa sulla sincronizzazione del mantra sul processo di inspirazione-espirazione mentre il quinto si fonda sulla scrittura quotidiana della parola stessa. Tutti i suoni dell’alfabeto sanscrito possono essere impiegati come mantra ed ognuno di loro corrisponde ad un dio specifico.

antra ed ognuno di loro corrisponde ad un dio specifico.

 

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