La filosofia ayurvedica è legata ai Veda, i testi sacri induisti, e sostiene che il corpo dell’essere umano è pervaso da tre tipologie di energie vitali, dette dosha, in quantità che differiscono da individuo a individuo (la prevalenza di uno rispetto all’altro stabilisce le caratteristiche costituzionali dell’uomo) e che regolano le funzioni psico-fisiologiche della persona: il Vata Dosha, il Pitta Dosha e il Kapha Dosha. Sono proprio i tre dosha a stabilire lo stato di salute o di malattia dell’uomo, a seconda del loro equilibrio o squilibrio ed ognuno è costituito da due elementi che ne determinano le principali qualità. In Ayurveda ogni persona è caratterizzata dalla presenza di tre forze intelligenti, collegate ai cinque elementi naturali. Nel corpo la presenza di etere insieme all’aria genera una forza detta Vata dosha, il fuoco risulta una forza detta Pitta dosha e l’acqua insieme alla terra diventano una forza detta Kapha dosha. In ogni persona una delle tre forze prevale sulle altre e determina la Costituzione individuale, dando forma a persone Vata, persone Pitta, persone Kapha, ognuna con caratteristiche fisiche, tendenze comportamentali, debolezze o punti di forza fisiologici e predisposizione a specifiche malattie.

Lo scopo dell’Ayurveda è mantenere in equilibrio gli elementi della propria costituzione per ottenere o mantenere uno stato di piena salute e libertà dalla malattia fisica e mentale. Fondamentale per il mantenimento del benessere è lo stile di vita, e in particolare l’alimentazione viene considerata determinante. Essa svolge un ruolo determinante nel rendere il soggetto consapevole e cosciente di ciò che assumente come alimento. Nel dettaglio l’Ayurveda ha elaborato una classificazione semplice, immediata e comprensibile del cibo, delle sue qualità e dei suoi effetti sulla salute. L’Ayurveda non considera gli alimenti in base alle calorie, né alla composizione in proteine, carboidrati, fibre, zuccheri semplici o complessi, grassi e acidi grassi essenziali.

L’Ayurveda considera il cibo partendo da ciò che tutti possono riconoscere in modo spontaneo e diretto: il suo sapore e le caratteristiche percepibili attraverso i sensi. Le proprietà dei cibi e dei rimedi dipendono in particolar modo dal Rasa, cioè il gusto, il sapore della sostanza ingerita. I sei sapori sono: dolce (madhura), acido (amla), salato (lavana), piccante (katu), amaro (tika), astringente (kasaya). I mahabhuta, cioè gli elementi naturali contenuti nel cibo quali etere, aria, fuoco, acqua e terra, ne determinano il sapore e l’interazione con i dosha e la salute della persona.

La funzione nutrizionale del cibo in Ayurveda possiede una duplice natura: la più immediata è quella detta “grossolana”, che consiste nella assimilazione materiale degli elementi contenuti nei cibi e nelle erbe, da parte del corpo che individua, percepisce ed elabora gli effetti dei sapori. L’altra funzione è più sottile e consiste nell’assorbimento dell’energia presente in ogni elemento (tanmatra). Tale energia non viene percepita attraverso il gusto ma viene assorbita a livello psicologico da ognuno dei cinque sensi. I tanmatra forniscono nutrimento sia all’intelletto che ai tre dosha, le forze intelligenti che regolano la fisiologia del corpo.

Ogni alimento esistente presenta uno dei sei sapori classificati dall’Ayurveda. Come ogni cosa in natura, anche i sapori sono collegati in proporzioni diverse ai cinque elementi (etere, aria, fuoco, acqua e terra), per questo influenzano direttamente i tre dosha Vata (etere e aria), Pitta (fuoco) e Kapha (acqua e terra) che sono alla base della salute e dell’equilibrio. Ma il cibo è considerato terapeutico anche per un altro motivo. Il termine sanscrito rasa, tradotto con sapore, significa in realtà essenza o delizia, due concetti fondamentali per l’equilibrio e la salute psico-fisica della persona. Nella fisiologia sottile dell’Ayurveda, un canale energetico collega la bocca alla testa e porta l’essenza del cibo direttamente al cervello.

Questa essenza stimola l’energia fondamentale detta prana che a sua volta accende il fuoco digestivo chiamato agni e situato nello stomaco. Se il sapore del cibo non è gradevole e delizioso, il fuoco gastrico potrebbe non attivarsi, non bruciare adeguatamente e quindi non garantire una corretta digestione e assimilazione dei nutrienti. Per questo l’alimentazione ayurvedica ha perfezionato l’equilibrio e l’armonia tra gli ingredienti di ogni piatto. L’organismo ha necessità di introdurre tutti i sei sapori in ogni pasto, ma purtroppo le abitudini alimentari occidentali portano a prediligere solo due gusti, il dolce e il salato. Inoltre la nostra alimentazione utilizza, anche indirettamente, molti aromi artificiali che alterano il sapore naturale, creando notevoli squilibri alla salute. Ogni sapore possiede due elementi naturali: dolce, salato, acido, piccante, amaro, astringente e in base a questi può aumentare e portare all’eccesso oppure equilibrare gli elementi già presenti nei dosha. Come affermato prima, l’Ayurveda concepisce la salute come una condizione di equilibrio riguardante il perfetto funzionamento e la giusta quantità dei dosha che caratterizzano la costituzione dell’individuo (prakriti) oltre ad una ottima qualità dei tessuti (dhatu) dei canali circolatori (srota) delle secrezioni ed escrezioni organiche (mala), del fuoco digestivo (agni) e del sistema immunitario (ojas).

Se i ritmi della vita individuale non sono in armonia con i ritmi della natura il risultato è una situazione stressante e faticosa che squilibra i dosha, indebolisce la digestione, provoca accumulo di tossine e crea le condizioni per ospitare gli agenti patogeni esterni che dal punto di vista dell’Ayurveda sono solamente una causa secondaria di malattia. Anche in questa visione l’alimentazione rimane uno dei fattori fondamentali per l’equilibrio dei dosha e il mantenimento dinamico della salute: “aham annam, io sono cibo”.

 

Fonte: Medcam “AHAM-ANNAM-io sono cibo. Ayurveda: coscienza alimentare, consapevolezza personale ed evoluzione degli atti. “  Dott.ssa Simona Vignali Naturopata, Nutrizionista specializzata in alimentazione Vegana e Crudista, Insegnante di Ayurveda, Fondatrice e Direttrice della SIMA Scuola Integrata Moderna di Ayurveda e Direttrice dello Spazio SoloSalute.