Oggi giorno è sempre più difficile riconoscere una verità da una menzogna ma la cosa più grave è che  inganni e imposture si nascondono spesso dietro articoli e ricerche considerati “scientifici”. Un caso emblematico è quello del medico Piero Anversa che qualche anno fa, quando era ricercatore alla Harvard University, sostenne che cellule staminali potevano essere iniettate nel cuore e trasformate in cellule cardiache, rigenerando i tessuti. Lo scorso anno però Harvard dichiarò che 31 articoli pubblicati sulla sua rivista potevano contenere dati falsificati, eliminando dalla pubblicazione 8 articoli considerati fake news.

Quello che si è notato  da un’analisi statistica condotta dalla rivista le Science è che negli ultimi dieci anni il numero di pubblicazioni ritirate dalle riviste accademiche è circa il 60% delle pubblicazioni totali. E’ per questo motivo che ognuno di noi dovrebbe fare particolare attenzione alle notizie eclatanti soprattutto in campo scientifico valutando in maniera critica la letteratura scientifica.

E’ necessario fornire infatti gli strumenti per riuscire a valutare il grado di qualità e di affidabilità dell’informazione, in particolare per quanto riguarda la letteratura medico-scientifica e la comunicazione sui temi riguardanti la salute. E’ necessario quindi chiedersi sempre quante delle informazioni contenute in un testo scientifico siano vere e quanto spesso invece queste siano state decontestualizzate e messe unicamente con lo scopo di convincere il lettore che la propria tesi è giusta.

E’ importante quindi ogni volta ci si approccia ad una lettura scientifica andare a individuare i punti critici che possono essere racchiusi in:

  • la ricerca delle fonti
  • lettura critica delle informazioni e della letteratura medico-scientifica
  • l’importanza dei dati

E’necessario inoltreseguire delle alcune semplici regole per discriminare più facilmente un buon articolo da uno cattivo. Bisogna sempre controllare che le fonti siano concrete e attendibili, valutare la rivista di pubblicazione e facendo una riflessione più approfondita visualizzando i dati scientifici per capire quanto effettivamente l’intera ricerca sia veritiera o meno.

Sicuramente la difficoltà principale nello scovare le pseudoscienze sta proprio nell’uso del linguaggio della scienza per sostenere tesi totalmente false che con la scienza non hanno nulla a che fare. Molte volte infatti basta qualche semplice e banale parola a far sembrare la notizia più che affidabile.

In conclusione possiamo dire che nella scienza anche gli scienziati possono sbagliare anche se attualmente le principali riviste scientifiche hanno messo in atto numerosi controlli e validazioni per attestare la veridicità di una ricerca. Allo stesso tempo siamo noi che dobbiamo mettere in campo tutto il nostro senso critico per verificare i dati e la sensatezza del concetto. L’autorità di chi parla non ha alcun valore se le argomentazioni sono sbagliate o in alcuni casi non verificate.

 

Fonte: Quotidiano Sanità