Oggi il tabagismo è incluso tra gli stili di vita modificabili, anche se diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’effetto motivazionale e gratificante è dovuto alla nicotina che, al pari delle altre droghe, è capace di aumentare la liberazione di dopamina nel nucleo accumbens, sede principale di tutte le dipendenze nel sistema nervoso. Nel dettaglio la nicotina è in grado di attivare specifici recettori (chiamati per l’appunto nicotinici) disposti sui corpi cellulari dopaminici dell’area ventro-tegmentale e terminale dopaminici del Nucleo Accumbens. Il legame specifico ligando-recettore è in grado di stimolare la produzione di dopamina a livello della corteccia frontale, provocando come conseguenza una sensazione tipica di piacere e rilassatezza.

Questa sensazione di assoluto benessere che il fumatore prova durante la sua esperienza lo porta a volerla ripetere nuovamente portando un rinforzo allo stimolo.  Da questa sensazione nasce una vera dipendenza e non solo un vizio come da sempre il fumo di sigaretta è definito.

Il tabagismo, come affermato anche dal WHO nell’ICD 10(International Classification Disease), è una vera e propria malattia, ed è per questo motivo che come tale dev’essere trattata. E’ recente lo studio che vede nella stimolazione magnetica cerebrale non invasiva una possibile terapia per permettere di curare questa dipendenza.

Lo studio condotto da un team di ricercatori dell’Università Ben-Gurion del Negev (Israele) coordinati dal prof. Abraham Zangen ha testato su 115 soggetti adulti fumatori di almeno un pacchetto di sigarette al giorno una stimolazione magnetica transcranica ad alta frequenza con un trattamento di tre settimane. Dallo studio è emerso che questa stimolazione non invasiva è in grado di ridurre il desiderio di nicotina e di fumare. Infatti se regioni del cervello associate al desiderio vengono stimolate è possibile modificare i circuiti del sistema nervoso e, infine, ridurre il fumo.

I risultati completi dello studio presentati a “Neuroscience 2013”, il meeting annuale della Society for Neuroscience a San Diego hanno dimostrato che la  Biorisonanza è utile non solo come supporto per il trattamento di patologie legate allo stress, alla depressione, ma anche per le dipendenze complesse come quelle dovute ad anfetamina, eroina e quelle più semplici come il fumo di sigaretta.

Il metodo della biorisonanza, come quello del dispositivo Inergetix Core System, usa schemi di frequenze terapeuticheper ridurre fino ad eliminare le tossinenocive che entrano in contatto con il nostro corpo. Le cellule a seguito del trattamento, sono di nuovo in grado di comunicare liberamente e l’autoregolazione e le capacità di autoguarigione del corpo sono di nuovo ripristinate.

ONANZA: COME SMETTERE DI FUMARE

Fonte:

Effect of High-Frequency Transcranial Magnetic Stimulation on Craving in Substance Use Disorder: A Meta-Analysis. Rituparna Maiti , M.D., Biswa Ranjan Mishra , M.D., Debasish Hota , D.M. 2016