I fiori di Bach, conosciuti anche come floriterapia, sono un rimedio naturale basato sulle sostanze energetiche estratte da fiori selvatici raccolti in luoghi incolti nelle prime ore del mattino, lasciati in immersione in acqua di fonte esposta al sole oppure fatta bollire.

Nel secolo scorso il medico inglese Edward Bach abbandonò la medicina ufficiale per cominciare a seguire l’omeopatia e approfondire l’analisi delle cause psicologiche delle malattie mise a punto un metodo di estrazione dei principi curativi dai fiori, studiandone e perfezionandone l’azione e l’efficacia. Fondò, quindi, la floriterapia, che si differenzia dalla fitoterapia perché si serve di estratti che racchiudono la forza energetica del fiore, mentre la fitoterapia sfrutta le sostanze terapeutiche e agisce sul disturbo.

I fiori di Bach non sono neppure un metodo omeopatico, che analizza invece malattia e sintomi e solo dopo gli aspetti psicologici, infatti la floriterapia da precedenza agli stati d’animo che influenzano il malessere e, intervenendo sui primi, incide sulla malattia. Secondo il dottor Bach la cura della malattia che prescinde dalla cura dell’anima non porta alla guarigione definitiva.

Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale, nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione soltanto le sue emozioni e la sua personalità, le quali determinerebbero il sintomo manifesto nel fisico. In tale contesto, il singolo fiore sarebbe in grado di dare il via al processo di trasformazione dell’emozione negativa nel suo tratto positivo, con una conseguente scomparsa del sintomo fisico, disturbo finale di un disagio originatosi ad un livello molto più profondo.

I fiori di Bach sono 39 infusioni conservate in alcool che trasmettono al paziente l’energia del fiore e ristabiliscono l’armonia tra mente e corpo. Per affrontare la floriterapia e per l’autoprescrizione, occorre conoscere il proprio stato d’animo. Sette sono le tipologie di stati d’animo tra cui scegliere la propria: paura, incertezza, solitudine, disinteresse per il presente, disperazione, tendenza a lasciarsi influenzare dalle idee altrui, eccesso di preoccupazione per gli altri. I fiori di Bach intervengono sugli stati d’animo legati all’ansia e allo stress. Tra i principali rimedi è necessario sottolineare:

Elm: si utilizza negli stati di stress scaturiti dall’ansia di non riuscire fronteggiare troppe responsabilità e quando si pensa di non riuscire a portare a termine il proprio compito, con conseguente periodo di stanchezza ed esaurimento psico-fisico.  Tra i benefici che questo fiore di  Bach porta ci sono maggiore concentrazione e capacità lavorativa.

Hornbeam: rappresenta la “sindrome del lunedì mattina”, con difficoltà a iniziare la giornata, stanchezza mentale dovuta alla demotivazione, alla routine, con la persona che dubita di non riuscire ad affrontare la giornata, adempiere ai doveri e compiti, affrontare i problemi.

Olive: una sorta di integratore energetico per chi ha esaurito le proprie energie a seguito di un lavoro troppo prolungato o troppo intenso, con conseguente esaurimento di energia fisica e mentale che provoca depressione, voglia di sottrarsi alla vita o agli impegni in generale.

E’ necessario ricordare però che i rimedi di Bach non agiscono sullo specifico sintomo organico ma sul disequilibrio che si genera tra mente e corpo e sul malessere emotivo che spesso accompagna la malattia.

Fonte:

  • Lucani F., Vivere con i fiori di Bach: una rivoluzione terapeutica, Armando Editore, Roma, 2006.
  • Schmidt S, Fiori di Bach per bambini, Tecniche Nuove, Milano, 2002.
  • Trevisani C., Fiori di Bach per adulti e bambini, Urra, Milano, 2011.
  • Vercellesi P., Gasparri G., I Fiori di Bach per tutti, Ibis, Como, 2013.