Secondo uno studio condotto dal Center for Desease Control della British Columbia partito dal 2009, l’attuale vaccino antinfluenzale presente sul mercato non solo contiene un sierotipo virale non adeguato a proteggere dai virus influenzali in quanto ha una percentuale di efficacia pari al 23% circa, ma , cosa ancora più grave, tutti i pazienti che si sottopongono a vaccinazione presentano una vulnerabilità al virus H1N1 che nelle altre persone non si presenta.

 

Per fare chiarezza circa questa situazione la rete canadese CBS News ha intervistato il Dott. Peter Lin il quale ha evidenziato due possibili cause :

  • il sistema immunitario riconoscerebbe solo ed esclusivamente i sierotipi vaccinali, concentrando contro questi ultimi gli anticorpi e lasciando indifeso l’organismo contro altri tipi virali;

  •  il sistema immunitario attaccherebbe il virus H1N1, ma invece di distruggerlo lo “scorterebbe” , veicolandolo nell’organismo.

Il dottor Lin decide ugualmente di consigliare la vaccinazione ai soggetti a rischio nonostante la bassissima efficacia e protezione, ma che il sistema immunitario dei soggetti sani potrebbe beneficiare di più dalla contrazione dell’influenza grazie ad una risposta anticorpale più ampia e meno mirata.

 

Fonte:

http://cid.oxfordjournals.org/content/59/10/1375.full?sid=ab7f35bd-8baa-454e-ba1b-d93b7d1801cc

http://www.cbc.ca/news/health/flu-vaccine-paradox-adds-to-public-health-debate-1.2912790

http://www.assis.it/e-un-periodo-nero-per-la-vaccinazione-antinfluenzale/

 

 

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