Agopuntura salute medicine alternativeStando a quanto si evince dai registri delle Medicine Non Convenzionali dell’ordine dei medici della Regione Lombardia, gli iscritti all’albo sono aumentati di oltre il 180% in soli 7 anni; si tratta di valori sottostimati poiché, oggigiorno, non è obbligatorio iscriversi agli albi. Coloro che praticano l’omeopatia, l’agopuntura e le discipline ayurvediche saranno pertanto ancora più numerosi e a rivelarlo è Ugo Tamborini, consigliere dell’ente rappresentante i 25000 medici di Milano e della sua provincia.

Si tratta di un vero e proprio boom di medici che praticano le medicine non convenzionali: rispetto al 2010, anno in cui vennero istituiti i registri per tenere sotto controllo il fenomeno e che contavano appena 166 medici, oggigiorno i numeri sono cresciuti in maniera vertiginosa. Se ne contano ben 477 e proprio per questo incremento la Regione ha deciso di rivedere il settore, con il fine di allinearsi con l’accordo Stato-Regioni 2013 e mettere a norma le varie scuole di specializzazione che insegnano le suddette discipline; Tamborini spiega che l’obiettivo principale è proprio quello di garantire la formazione del medico e la sua professionalità, apponendo un vero e proprio bollino di qualità sulla categoria.
I dati Istat riportano che un Italiano su cinque ricorre almeno una volta nella vita alle medicine non convenzionali; in molti casi decidono di integrare le terapie classiche in altri, invece, (basti pensare i malati oncologici) vengono usate per diminuire gli effetti collaterali dei metodi convenzionali. Mara Tognetti, docente dell’Università di Milano Bicocca e relatrice a Medcam, afferma che oramai non si può più negare l’espansione del settore ed il master che oramai vanta 7 anni di esperienza e che forma manager sanitari in medicine non convenzionali non è altro che una conferma di quanto appena detto. Le persone che generalmente si affidano alle medicine complementari hanno un’età che oscilla tra i 35 ed i 50 anni ed il loro grado di istruzione e di reddito è medio-alto. Anche gli Over 65, negli ultimi tempi, sembrano apprezzare sempre di più le terapie non convenzionali, specie se abbinate alle terapie tradizionali.
La crescita del settore è stata difatti accompagnata dalla conferenza Stato-regioni del 2013, durante la quali si è cercato di normare la categoria stabilendo regole ben precise sia per quanto riguarda la formazione che l’esercizio clinico. Queste norme valgono per discipline alternative come l’omeopatia, l’agopuntura, la medicina antroposofica, la fitoterapia, l’omotossicologia, l’osteopatia e l’ayurveda. Per la formazione dei medici in questi settori sono previsti un minimo di tre anni per tutti coloro che hanno già preso la laurea in Medicina e Chirurgia; inoltre, sono state stabiliti il numero di ore di lezioni ed i vari tirocini obbligatori. La Lombardia ha aderito all’accordo nell’autunno del 2016 e nei mesi precedenti ha creato una commissione della Regione e dell’Università, di cui fanno parte membri dell’ordine, con l’intento di monitorare i vari iscritti all’ordine ed accreditare le nuove scuole di formazione così da renderle operative già dal prossimo anno.

 

La fonte: La Repubblica

 

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