MEDCAM, Congresso Internazionale delle Medicine Integrate, Scienza e Salute rappresenta un’opportunità unica di prendere parte ad un percorso di arricchimento, confronto, ascolto, scambio, crescita professionale e culturale.   Un’occasione per condividere e dare il proprio contributo alla costruzione e allo sviluppo di un percorso terapeutico integrato, consapevole, sociale e sostenibile. MEDCAM si è da sempre posto come obiettivo principale quello di “Educare alla Conoscenza”, di “Educare l’Educatore” creando sinergie, collaborazioni, scambi di opinioni, punti di incontro tra discipline, professionisti, ricercatori, docenti universitari, eccellenze, biologi, studiosi ed appassionati di un sapere medico troppo spesso poco o mal conosciuto e veicolato a cittadini e pazienti.

Sin dalla prima edizione, nel 2010, il Congresso ha posto al centro di ogni dibattito, approfondimento e confronto il concetto di paziente-persona considerato nella sua interezza, consapevolezza e complessità. Nel dettaglio la Relatrice e Dott.ssa Elena Maria Fossati, Dott.ssa in Tecnica di Riabilitazione Psichiatrica Master in “Sistemi Sanitari, Medicine Tradizionali e non Convenzionali”, durante il suo intervento ci trasmette la crescita del concetto di Medicina Integrata da parte dei pazienti, sempre più consapevoli di aver bisogno di una medicina sostenibile, trasparente e concentrata sulla persona. Ciò che si evidenzia è il concetto di salute come diritto che deve essere garantito ad ogni essere umano, basandosi sulla centralità del paziente. Tale centralità va sviluppata nella scelta di cure, nell’attenzione al bisogno sociale di “umanizzazione della medicina” e considerando l’essere umano nella sua globalitànell’unità della persona che come tale va curata anche in luoghi e spazi adeguati. La cosa importante è quella di occuparsi del paziente non più solamente in quanto un soggetto affetto da una qualsiasi patologia, ma nell’ottica di una medicina centrata sulla persona e sugli spazi che gli permettano di generare salute e prevenzione. Nella medicina integrata infatti, si pone particolare attenzione all’ambiente, partendo dal presupposto che la salute, la qualità di vita del paziente e della persona vadano aldilà della patologia da trattare.

Nel tempo è sempre più riconosciuta l’ imprescindibile necessità di individualizzare le decisioni cliniche tenendo in maggior conto dei bisogni e delle preferenze dei pazienti, al fine di evitare processi decisionali determinati solo dall’applicazione di regole e standard. Rimane importante evidenziare la necessità di contestualizzare sempre le evidenze disponibili tenendo conto anche degli aspetti culturali e sociali e coinvolgendo attivamente nelle stesse ogni singola persona. In questo modo è stato  modificato l’approccio della ricerca metodologica, non volta più solamente agli studi qualitativi, ma all’obiettivo di sviluppare strumenti in grado di identificare l’esperienza di malattia del paziente-persona nei diversi contesti della vita reale.

Ad oggi è infatti possibile definire ogni essere vivente sia come un sistema sociale, basato sulle comunicazioni, sia come sistema psichico, basato sui pensieri presenti nella coscienza di ogni individuo. Entrambi i sistemi possono essere intesi come sistemi autopoietici, in quanto caratterizzati da chiusura operativa, ovvero piena autonomia nella produzione di nuovi elementi rispetto all’esterno. Il rapporto tra i due sistemi viene descritto in termini di interpenetrazione, ovvero della relazione intersistemica fra sistemi che appartengono reciprocamente l’uno all’ambiente dell’altro. In questo modo è possibile considerare la persona come individuo nella sua concretezza soggettiva, puro ambiente del sistema sociale, non riducendola ad un sistema psichico ma accentuando il carattere di autoreferenzialità del sistema sociale. Il sistema sociale viene visto come fonte potenziale di perturbazioni dovute alla maggior complessità dell’ambiente rispetto al sistema che opererebbe al fine di preservare la propria identità rispetto alle minacce ambientali. In tal modo, si perde la possibilità di considerare la società come un sistema vivente, alla stregua di tutti gli organismi e gli ecosistemi.

Ripercorrendo tutte le sei edizioni e i dieci anni di attività del Congresso MEDCAM possiamo concludere che, durante ogni Congresso, MEDCAM ha permesso ai partecipanti di soffermarsi su un pensiero che dovrebbe essere alla base di qualsiasi concetto scientifico e terapeutico. La salute è un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano agli individui. Per questo motivo risulta importante definire l’uomo come persona e non solo come paziente.

Fonte: MEDCAM

  • Dott.ssa Elena Maria Fossati Dott.ssa in Tecnica di Riabilitazione Psichiatrica Master in “Sistemi Sanitari, Medicine Tradizionali e non Convenzionali” Relazione: Lo spazio della salute: luoghi di benessere e luoghi di malessere. Medicina incentrata sulla persona.
  • Prof. Guido Giarelli Professore di Sociologia generale e della salute presso l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro. Sociologo e VicePresidente di ISA: International Sociological Association di Madrid. Relazione: “Narrare la complessità epistemologica del sapere medico”