Al momento della nascita ogni individuo deve abituarsi al mondo esterno con cui entra per la prima volta in contatto. Non tutti i bambini hanno lo stesso adattamento infatti, alcuni si abituano molto velocemente ai nuovi stimoli, mentre altri incontrano maggiori difficoltà.

Una delle problematiche principali nei neonati sono i disturbi gastrointestinali che possono rappresentare o un problema temporaneo o allo stesso tempo essere un vero e proprio alert per un problema più serio.  Tra i disturbi principali che si riscontrano nei lattanti ci sono sicuramente le coliche che interessano generalmente i bambini nei primi 3-4 mesi di vita. Le coliche sono caratterizzate da pianto prolungato o eccessivo che può essere prolungato fino a durare diverse ore al giorno. In genere le coliche iniziano intorno alla terza settimana di vita, raggiungendo l’apice intorno alle 6 settimane e successivamente migliorando gradualmente.

Le coliche possono essere collegate sia al fatto che il bimbo e i genitori si devono abituare gli uni agli altri, e i neonati comunicano ai neo-genitori i loro disagi ma questi ultimi devono ancora imparare a comprenderli, sia a problematiche e dolori persistenti. In generale possiamo affermare che la produzione di aria intestinale nel lattante è un evento inevitabile e fa parte della necessità del neonato di armonizzarsi con la nuova alimentazione, così come di confrontarsi con le abitudini alimentari e la vita emotiva della madre e del nucleo familiare.

Da uno studio pubblicato su “Journal Nutritional Neuroscience”, è stato evidenziato come i livelli delle componenti del latte materno si modifichino nel corso delle ventiquattro ore in risposta alle esigenze del bambino.  Inoltre, la vera e propria colica gassosa è caratterizzata da crisi di pianto irrefrenabile che insorge all’improvviso in un momento di apparente benessere; accade più frequentemente nelle ore pomeridiane e serali e può durare anche per ore.  Allo stesso tempo, il latte della sera aiuta il neonato a dormire, perché contiene tre nucleotidi (adenosina, guanosina e uridina) che rilassano il sistema nervoso centrale promuovendo la percezione della stanchezza e il sonno.

Attraverso questo studio la Dott.ssa Cristina L. Sanchez principale coordinatore della ricerca al Chrononutrition Laboratory dell’Università dell’Extremadura ha individuato che il neonato, una volta venuto al mondo deve sviluppare una difesa e una cura dell’organizzazione del calore, che al momento della nascita non è ancora equilibrato.

Analizzando i diversi testi di medicina antroposofica in merito all’argomento, si sono riusciti ad evidenziare alcune strategie per migliorare o in alcuni casi prevenire i classici disturbi digestivi. Nel dettaglio, per prevenire il meteorismo si possono somministrare alcuni cucchiaini d’infuso di tisana alla mamma prima di ogni poppata. In aggiunta per equilibrare il calore del neonato per la medicina antroposofica non va dimenticata l’importanza della cuffietta di cotone o di lino, che viene utilizzata per le ventiquattro ore, nei primi mesi di vita.  Si è riscontrato infatti che i bambini fasciati hanno meno coliche gassose e uno sviluppo psicomotorio più lento e armonico.

In conclusione, è possibile affermare che i neonati rigurgitano dopo l’assunzione del cibo per riequilibrare e calibrare la risposta del sistema neurosensoriale, cercando di trovare il giusto equilibrio tra quantità e complessità del cibo e secrezioni digestive. A volte bastano piccoli adattamenti per ridurre e molte volte eliminare i problemi gastro esofagei più comuni.

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Fonte:

Making the thought thinkable: On introjection and projection Anne Alvarez M., M.S.C.P. Pages 103-122 Published: 20 Oct 2009