L’ osteopatia pediatrica può essere definita come una specializzazione o un proseguimento del percorso di formazione classica in osteopatia, che rivolge il suo interesse al paziente in età pediatrica.
Nella specifica circostanza l’Osteopatia neonatale è stata presentata nella sua reale dimensione di medicina tradizionale, non invasiva e senza effetti iatrogeni, come definita dall’O.M.S. nel 2016. L’applicazione di specifiche tecniche di valutazione per l’identificazione delle “disfunzioni somatiche” consente agli osteopati esperti il riconoscimento di specifici segmenti del corpo in cui è ridotta la mobilità fisiologica e da cui possono originarsi alterazioni acute e croniche, in loco e a distanza.

’osteopatia pediatrica può essere quindi di aiuto sotto molti aspetti specialmente nel neonato dal momento che durante il travaglio e nella fase dell’espulsione, il neonato è soggetto a forze compressive o di trazione importanti. Queste forze che agiscono sui tessuti del neonato possono in alcuni casi, influenzare negativamente l’equilibrio del neonato. L’attività dell’osteopata in questo caso è quella di intervenire, mediante un approccio sistemico determinando un processo di auto-regolazione e ripristino dell’equilibrio.

A seguito di numerosi studi condotti in campo scientifico l’osteopatia neonatale sembra essere una valida proposta di trattamento, tenendo sempre conto che la diagnostica, ma soprattutto la cautela nelle tecniche e la scelta di approcci sono alla base del principio terapeutico. Differenti studi sono stati pubblicati sull’efficacia del TMO su Neonati Prematuri, in particolare considerando la riduzione della durata di degenza e l’aumento di peso ponderale giornaliero riscontrato nei neonati trattati e senza dubbio, sia nel primo anno di vita che dall’età scolare, è possibile ritenere che il trattamento osteopatico sia un valido supporto per moltissimi disturbi.

Complessivamente, gli studi riportano un netto miglioramento nel campo di applicazione cranio- sacrale, particolar modo nei disturbi di ordine otorinolaringoiatrico (otiti ricorrenti a carico dell’orecchio medio, sinusiti croniche), nell’ortodonzia come importante approccio preparatorio ad una migliore funzionalità cranica e del sistema masticatorio e in alcuni disturbi visivi.

Inoltre, l’approccio osteopatico su neonati risulta essere ottimale per la risoluzione di problemi come il Piede Equino Congenito utile perché un precoce trattamento osteopatico in aggiunta al classico trattamento ortopedico porta ad una veloce risoluzione del piede equino, riducendo il rischio chirurgico. Può essere utile nel velocizzare il recupero nei casi di ittero neonatale, riducendo eventuali conseguenze nel lungo termine.

Interessanti ricerche mettono in evidenza un ruolo migliorativo del TMO nella gestione delle coliche in neonati riducendo significativamente il numero di coliche, cosi come le crisi di pianto e la qualità del sonno. Attualmente vi sono delle importanti esperienze in Italia per proporre l’osteopatia pediatrica all’interno delle strutture ospedaliere e dei reparti di neonatologia e di ostetricia. E’ doveroso però ricordare che è necessario un approccio integrato e multidisciplinare che prevedere un’adeguata diagnosi medica iniziale seguita da un trattamento con la presenza di più figure professionali.

Fonte: Quotidiano Sanità