vaccini proposta m5sIl 15 Giugno, Elena Fattori, Paola Taverna e Giulia Grillo del Movimento 5 Stelle hanno presentato in Senato un’alternativa al Decreto Lorenzin: un Disegno di Legge composto di tre punti fondamentali:
Mantenimento di soli quattro vaccini obbligatori quali Antidifterite, Antitetanica, Antipoliomelite ed Antiepatite B, con somministrazione monodose o quadrivalente.
Nessun obbligo vaccinale propedeutico all’iscrizione a scuola dei bambini.
• Istituzione di un Fondo Nazionale di prevenzione vaccinale per il triennio 2017-2019, rispetto al quale potrebbero essere stanziati fino a 300 milioni di euro.

Secondo il Movimento dei Pentastellati, non esisterebbero evidenze scientifiche sull’aumento della copertura tramite l’introduzione dell’obbligo per altri 8 vaccini, come precedentemente aveva sostenuto già Nerina Dirindin, Senatrice di Articolo 1-MDP, Movimento Democratico e Progressista.
Inoltre, mancano le epidemie “necessarie” affinché possa giustificarsi il ricorso al Decreto Lorenzin. 
Giulia Grillo ha aggiunto che l’approccio coercitivo adottato dal Governo è figlio di una scelta politica e non scientifica, mentre il Movimento 5 Stelle avrebbe invece optato per la linea della raccomandazione basata su ricerche scientifiche, dalle quali discenderebbe appunto la proposta presentata in Senato il 15 Giugno. 
Elena Fattori ha ribadito la necessità di mantenere livelli di copertura massima per quei vaccini davvero necessari, ma questo non si otterrebbe ricorrendo all’obbligatorietà indistinta, quanto piuttosto attraverso la raccomandazione, che non significa totale arbitrarietà ma piuttosto un ruolo attivo dello Stato nell’assicurare vaccini disponibili e gratuiti, e soprattutto nel rendere disponibile del personale medico disposto a dare informazioni esaustive ai genitori
Paola Taverna si è riferita anche al Disegno di Legge presentato dal Movimento Democratico e Progressista nel quale si sottolinea come la sola coercizione non comporti automaticamente un incremento della copertura, e che secondo la Taverna potrebbe diventare un ottimo testo base sul quale lavorare.

Il provvedimento presentato dai Pentastellati si articola in 7 punti:
• Scopo della Legge è quello di armonizzare le attività vaccinali sul territorio nazionale così che tutti possano avere parità di accesso alle prestazioni ed alle informazioni rispetto alla promozione della salute. In questo modo, l’azione preventiva scaturirebbe dal principio della raccomandazione
• L’istituzione di una Anagrafe Vaccinale Nazionale Digitale che consentirebbe il monitoraggio delle vaccinazioni eseguite dai cittadini. In questo senso, secondo il M5S risulterebbe chiara l’inadeguatezza delle somme previste dalla Legge di Bilancio per il nuovo Piano Nazionale dei Vaccini, in quanto stanziate unicamente per l’acquisto dei vaccini, e non per attuare un idoneo sistema di prevenzione. 
• Strettamente collegato al punto precedente, la previsione di un Fondo Nazionale del valore di 300 milioni di euro per il triennio 2017-2019. Esso consentirebbe di dar vita e di mantenere l’Anagrafe Vaccinale Digitale, di promuovere le vaccinazioni raccomandate, di diffondere idonei programmi di comunicazione tra medici e genitori.
• Lo Stato dovrebbe assicurare la disponibilità di somministrazioni quadrivalenti e monodose per i quattro vaccini obbligatori sopra citati, e disponibilità di coperture monodose per i vaccini raccomandati.
Nel caso di emergenza e/o specifici episodi epidemici, la salute pubblica dovrebbe essere tutelata per mezzo di uno specifico Decreto del Ministro della Salute, contenente le misure obbligatorie da rispettare in quello specifico contesto; è previsto inoltre che qualora l’attività di monitoraggio rilevi un livello di copertura al di sotto del minimo previsto, il Ministero della Salute ponga in essere un programma informativo a carico dei Centri Vaccinali Nazionali, allo scopo di confrontarsi con i genitori. I dirigenti scolastici dovranno altresì attivarsi per assicurare continuità didattica a quei bambini che non possono sottoporsi a vaccinazione per motivi di salute.
• Si prevede inoltre che, a decorrere dal 2019, il Piano Nazionale di prevenzione vaccinale abbia durata quinquennale.
• L’ultimo punto della proposta presentata in Senato dal Movimento 5 Stelle riguarda i finanziamenti: 100 milioni di euro l’anno necessari per il Fondo nazionale previsto dai Pentastellati, e derivanti dalla riduzione della dotazione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10 comma 5 del Decreto Legge 282/2004, convertito poi nella Legge 307/2004. 

Ancora una volta, restiamo in attesa di capire se si possa finalmente parlare di un passo avanti concreto nella corretta informazione relativa ai vaccini. 

Fonte: Quotidiano Sanità

 

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