A seguito dell’acceso dibattito in merito al Disegno di Legge (ddl) 770 presentato il 30 marzo in commissione Sanità al Senato, che toglie l’obbligo di presentazione delle certificazioni vaccinali per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole dell’infanzia, viene spontaneo cercare di capire cosa accade nel resto del mondo.

Il primo sguardo va sicuramente agli Stati Uniti e in particolare a New York che sta affrontando, proprio in questo momento, una delle più grandi epidemie di morbillo che affligge la contea di Rockland nello stato di New York dal mese di ottobre. Neanche l’ordine esecutivo di ritirare 6.000 bambini non vaccinati dalla scuola e la campagna di prevenzione lanciata da dottori, rabbini, assistenti sociali sono riusciti a sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici delle vaccinazioni. È per questo motivo che Ed Day, a capo della giunta della contea, ha dichiarato, come riportato dal New York Times, lo stato di emergenza che durerà da mezzanotte di martedì 26 marzo 2019 per un mese. Sarà vietato l’accesso ai bambini e adolescenti non vaccinati contro il morbillo agli spazi pubblici tra cui ristoranti, scuole, luoghi di culto e centri commerciali.

È stato un atto estremo, uno dei primi negli Stati Uniti, ma è lo stesso Ed Day ha dichiarare di non poter permettere di mettere a rischio i bambini e gli adolescenti della comunità mentre questa epidemia prende il sopravvento. Nel dettaglio l’epidemia è in gran parte concentrata nelle comunità ebraiche ultra-ortodosse di Rockland, molte delle quali hanno stretti legami con le aree di Brooklyn dove si sono riscontrati già quattro casi. In entrambe le comunità, i tassi di vaccinazione tendono ad essere più bassi, infatti nella contea di Rockland non è vaccinato circa il 30% dei minori. È per questo motivo che è stato vietato l’accesso alle scuole ai bambini non vaccinati, ma i responsabili della salute pubblica si sono resi conto che supermercati, negozi e centri commerciali possono essere luoghi di contagio e pertanto hanno escluso anche quelli.

È doveroso evidenziare che le vaccinazioni, insieme all’igiene e alle corrette terapie hanno quasi azzerato la mortalità infantile. La fuga dalla vaccinazione aumenta il rischio di epidemie come in questo caso. La contea di Rockland, con una popolazione di oltre 300.000 persone, ha avuto 153 casi confermati di morbillo da ottobre 2018. Di questi, 48 si sono verificati nel 2019. Purtroppo, epidemie di morbillo sono ricorrenti, basti pensare all’epidemia del 2008 che colpì gli Stati Uniti dopo che il morbillo era stato totalmente debellato dopo quella che fu la più grande epidemia di morbillo nel 2000.

Negli Stati Uniti sono stati riscontrati però ancora casi di morbillo, secondo i Centers for Disease Control and Prevention 314 casi sono stati confermati negli Stati Uniti solo nel 2019. Oltre a New York, ci sono stati anche recenti focolai di morbillo nello Stato di Washington, nel Texas, nell’Illinois e in California.

E’ quindi necessario valutare l’importanza dell’immunità di gregge onde evitare ripercussioni gravi sulle fasce più deboli della popolazione, prendendo in considerazione che ad oggi i movimenti migratori e un turismo sempre più globale espongono tutti noi a nuovi e modificati ceppi virali. 

Fonte: The New York Times