vaccini decreto lorenzin modificheModifiche in vista per il Decreto Lorenzin, attualmente in Senato in sede di conversione.
Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, il Decreto é sul punto di essere discusso in Commissione Sanità, dove saranno presentati e votati circa 300 emendamenti al provvedimento. 
A quanto pare, nelle intenzioni del Governo l’obbligatorietà non si discute, ma potrebbero essere introdotte variazioni significative.

Sembra esserci dell’impegno nel prendere in visione i diversi emendamenti presentati, e già uno di questi ha ottenuto una parte di successo: quello che riguarda l’istituzione di una Anagrafe Nazionale, per la quale il Governo si dice disposto a prevedere risorse adeguate.

 

Il Ministro Beatrice Lorenzin si è confrontata con le Regioni sui diversi temi sanitari durante una riunione appositamente indetta, a seguito della quale ha dichiarato che l’unico punto che dovrà rimanere ben fisso nel passaggio parlamentare riguarda gli elementi scientifici che hanno portato alla previsione di obbligatorietà, giacché questo è un Decreto tecnico e non politico, e risponde ad esigenze di prevenzione nazionale. 

Essendo state le autorità sanitarie e scientifiche a segnalare l’esistenza di urgenze da fronteggiare, allora secondo il Ministro Lorenzin le modifiche andranno bene soltanto se anche da loro avvalorate, ed essenziali resteranno le loro indicazioni in merito.

Le variazioni su cui si sta ragionando in questo momento sono tre
Multe per gli inadempienti: riduzione della cifra per i genitori dei minori di 16 anni che non rispettano i dettami del provvedimento
Patria potestà: questa sembra essere la modifica più drastica in via decisionale, dove certamente si potrebbe giungere alla quasi totale soppressione del punto
Possibilità di rivedere successivamente il numero dei vaccini obbligatori. Si partirebbe dai 12 previsti, ed ogni 2 o 3 anni il Ministero andrebbe a verificare la possibilità di una variazione sulla base dei risultati dei dati epidemiologici

Ebbene, il Ministro Lorenzin si dice favorevole ad accogliere qualche modifica strutturale pur senza snaturare le ragioni che hanno portato alla nascita del Decreto e rimanendo quindi nelle linee guida del primo provvedimento approvato in Parlamento.
I mutamenti potrebbero riguardare Tribunali e Patria Potestà, senza toccare l’obbligatorietà, scelta per aumentare a stretto giro la soglia di copertura vaccinale che secondo il Governo si sta abbassando.
Per la Lorenzin manca inoltre un piano di informazione adeguato, motivo per cui una volta che il Decreto sarà stato convertito partirà contestualmente anche una campagna informativa nazionale di un anno, allo scopo di illustrare la nuova normativa soprattutto a pediatri e genitori, e cioè a quei soggetti maggiormente coinvolti in questa fattispecie.
Come sempre, restiamo in attesa.

Fonti: Quotidiano Sanità, Il Tempo, Il Giornale

 

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